DAVID STANLEY - 16/8/1977

Elvis non era nelle condizioni di affrontare un tour, né fisicamente né emotivamente. E lui lo sapeva. 
Trattandosi di Elvis, non voleva deludere i suoi fans, ma le sue condizioni erano sufficientemente serie per dover scegliere di cancellare il tour.
In “Life With Elvis” ho scritto che nell’Agosto 1977, per Elvis era arrivato il momento di morire. In “Raised On The Rock”, ho scritto della mia ultima conversazione con Elvis, il 14 Agosto 1977. L’ultima cosa che mi disse fu: “David, voglio dirti addio”. 
Credo che per tutti arriva un momento in cui siamo pronti a fare il passo successivo. 
Per Elvis, il momento fu il 16 Agosto 1977. Alle volte è tempo di andare, ed Elvis era pronto per fare il passo successivo del suo viaggio. 
Io dico sempre: “Sii Elvis per un giorno”. E’ sbalorditivo che non gli sia successo prima.
Come ho scritto in “Raised On The Rock”, Elvis era una persona che aveva tutto, ma era infelice per ciò che la fama e la ricchezza gli avevano portato. 
Credo che Elvis abbia trovato un po’ di pace interiore. Vi si è addentrato, ma non ha saputo gestirla contro tutti i suoi demoni. In un certo senso la leggenda prende il sopravvento sulla realtà. Ricordo la sua affermazione più chiara: “L’immagine è una cosa, ma l’uomo è un’altra”. Lui era cosciente della sua influenza. Elvis ha trattenuto molto di se stesso. Penso che si sia tormentato su come gestire il potere datogli da Dio, nei concerti; quel potere spirituale, ritenendo fosse parte del suo scopo, ma non era totalmente sicuro di come convogliarlo al suo pubblico.