ED ENOCH - 16/8/1977

Ho saputo della morte di Elvis dalla televisione.
Quella mattina eravamo al National Airport e aspettavamo l’aereo che venisse a prenderci per iniziare il tour. L’aereo era in ritardo, e quell’aereo non ritardava mai. Invece, aveva oltre un’ora di ritardo. Ricevemmo una chiamata, in aeroporto, che ci diceva che il tour era stato cancellato ‘per volontà Divina’. 
E’ stata l’unica cosa che ho sentito. Tornammo a casa, io vivevo in Virginia. Quando arrivai a casa, la signora che teneva mio figlio, disse: “Hai saputo la novità?”. 
La sua TV era accesa e, in quel momento, passavano l’informazione che Elvis era morto. Ecco come l’ho saputo, anche se più tardi fummo informati anche da Graceland e dall’ufficio di Parker.
Abbiamo cantato al suo funerale. E’ stato un giorno molto duro per tutti noi. 
C’erano anche Kathy Westmoreland e Joe Guercio, che ci ha diretto, come aveva fatto per tanti anni, sul palco. 
Quel giorno, Elvis aveva molti suoi amici che hanno cantato per lui. 
In questo triste evento, questa è stata la cosa più bella.
Elvis amava tantissimo il gospel ed il saluto d’addio, per lui, è stato il gospel. Il gospel è stata la musica che le sue orecchie hanno ascoltato per l’ultima volta. 
Ho sempre pensato che c’era qualcosa in Elvis che nessuno di noi conoscerà mai. C’era qualcosa dentro di lui, il suo amore per la musica era grande, ma soprattutto il suo amore per il gospel. Questo lo capivi quando lo conoscevi. Quante volte avevamo cantato con lui e per lui. Cantavamo ore ed ore. Non avrei mai pensato che l’ultima cosa che avremmo fatto, sarebbero state le canzoni gospel che lui amava così tanto. 
Penso che per lui sia stata una gran bella cosa. Era una delle cose belle della sua parte privata. C’era qualcosa di speciale in una canzone gospel cantata da Elvis. Decisamente, si illuminava.
Ancora oggi, ci sono giorni in cui mi sento giù e metto sul giradischi un LP di gospel di Elvis e mi risollevo il morale. Penso che succedesse lo stesso ad Elvis. 
Soprattutto alla fine, sembrava fosse alla ricerca di qualcosa. Non so cosa, ma so che, negli ultimi tre anni della sua vita, il gospel sembra che fosse tutto ciò che voleva ascoltare.