JAMES BURTON - 16/8/1977

Eravamo sull’aereo che ci portava a Portland - Maine per fare lo spettacolo del 17 Agosto. 
La band era partita il 16 e, durante il volo, ci fu chiesto di tornare a Las Vegas. 
Tutti ci meravigliammo e ci chiedemmo il motivo. Sapevo che suo padre Vernon aveva problemi al cuore, ma mi meravigliai di questo cambio di rotta solo perché era successo qualcosa a Vernon. Non avevamo idea del perché Elvis avesse cancellato il tour. Atterrammo a Pablo - Colorado per i rifornimenti. 
Marty Harrel, il trombonista, disse che aveva chiamato Vegas per sapere cosa stesse succedendo. Marty tornò indietro, venne da me, mi buttò le braccia la collo e disse: “Elvis è morto”.
Brividi freddi mi percorsero il corpo, non riuscivo crederci. “E’ uno scherzo?” dissi. “No” disse “è vero”. 
Fummo costretti a dirlo agli altri membri. 
Amico, quel volo di ritorno a Vegas fu estremamente lungo. Fu un momento incredibilmente triste. Una perdita incredibile per tutto il mondo e l’industria musicale.
Ancora mi manca. Amo la sua musica, amavo la persona. Di Elvis penserò sempre che sia stato il più grande intrattenitore di tutti i tempi. Sarà sempre terribilmente rimpianto.